Home - Materiali - Primaria Primi Giorni - Le fasi di scrittura
Scrivere, come leggere, per come lo intendiamo noi adulti, è il risultato di un processo lungo e non banale, che arriva da lontano.
Le abilità di base per l'apprendimento della scrittura sono innumerevoli; di seguito alcune:
corretta prensione dello strumento grafico (dynamic tripod)
corretta postura
coordinazione e controllo dei movimenti della spalla
coordinazione e controllo dei movimenti del gomito
coordinazione e controllo dei movimenti del polso
coordinazione e controllo dei movimenti della mano
coordinazione dinamica dei precedenti 4 in un movimento unico e fluido
abilità di motricità fine
coordinazione oculo-motoria (in particolare occhio-mano)
controllo della pressione dello strumento sul foglio
controllo della velocità di movimento dello strumento
controllo della direzione di movimento dello strumento
controllo ed uso della mano controlaterale (che non tiene lo strumento)
Dagli anni '80, così come per la lettura, si sono moltiplicati gli studi sullo sviluppo della scrittura e, nelle lingue alfabetiche si riconoscono 6 tappe (Ferreiro e Teberosky, 1979):
fase degli scarabocchi
fase preconvenzionale
fase sillabica preconvenzionale
fase sillabica convenzionale
fase sillabica alfabetica
fase alfabetica convenzionale
(cfr: Ferreiro e Teberosky (1979), La costruzione della lingua scritta nel bambino. Giunti
Meloni, Sponza et al. (2003), La dislessia raccontata agli insegnanti 2. LibriLiberi)
Il bambino scrive "a modo suo". Non c'è legame con le lettere: ci sono piuttosto ghirigori che simulano la scrittura. Non ci sono legami col suono della parola o con la forma della parola.
Il bambino usa lettere dell'alfabeto della sua lingua ma le combina a caso.
In genere sono usate quasi sempre le stesse lettere, tra quelle che conosce, ripetute uguali o alternate in numero superiore o uguale a tre. es.: SSABI, ANSE, AASAA.
Agli occhi del bambino una parola che si riferisca ad un oggetto grande avrà più lettere di una parola che si riferisca ad uno oggetto piccolo. Es.: orso (AEOEOUAEIB) avrà più lettere di formica (AEI).
N.B.: una parola con meno lettere non è considerata leggibile dai bambini.
Il bambino ipotizza che ad ogni suono corrisponda una lettera e quindi usa lettere che fa corrispondere a sillabe.
Quindi la parola CAMINO può diventare AIC o IME: la corrispondenza delle lettere non ha reale corrispondenza con i suoni della parola.
E' simile alla precedente, ma con la corrispondenza delle lettere scritte alle sillabe reali della parola. Quindi la parola CAMINO potrebbe essere reso con CMN o AIN o CIN.
Aumentano i segni grafici per rappresentare la sillaba, pur senza completezza. La solita parola CAMINO può diventare CAMN o CMINO o AMIN o AINO o CAMNO.
I grafemi per sillaba si completano e si può considerare raggiunta la scrittura.
Si può affermare che il bambino sa segmentare la parola in fonemi e scrive tutti grafemi.
Ci saranno errori ortografici perché non è stato ancora affrontato il lavoro di ortografizzazione, quindi la parola CAMINO sarà scritta CAMINO, ma la parola QUANDO potrebbe essere scritta CUANDO. L'AGO e LAGO potrebbero essere indistinti.
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