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Ecco alcune altre strategie che puoi mettere in pratica quando senti la rabbia salire:
1. La Lettera che Non Spedirai Mai (cfr. altri esercizi di scrittura)
Questa è una tecnica potentissima. Prendi carta e penna (o apri un documento sul computer, ma la carta è spesso più catartica) e scrivi una lettera a chi ti ha fatto arrabbiare, o alla situazione che ti sta frustrando. Non censurarti. Scrivi tutto ciò che provi, ogni singola parola, ogni accusa, ogni delusione, ogni desiderio di vendetta. Sii brutalmente onesto con te stesso.
Perché funziona: Ti permette di dare parole a ciò che potrebbe essere privo di reali confini e dimensioni. Inoltre puoi esprimere tutte le emozioni senza rischiare di ferire nessuno, senza peggiorare la situazione, ma dandoti la possibilità di buttare fuori tutto quello che ti sta rimestando dentro.
Cosa farne dopo: Una volta finita, non vale rileggerla. Ora va distrutta. Puoi stracciarla, bruciarla, seppellirla o cancellala (se è digitale). Simbolicamente, hai portato fuori la tua rabbia e ora te ne stai liberando.
2. La Respirazione "4-7-8" (cfr altre tecniche di respirazione)
Questa è una tecnica di respirazione pensata per calmare il sistema nervoso in pochi secondi, riportandoti al "qui e ora".
Come si fa:
Appoggia la punta della lingua sul palato, appena dietro gli incisivi superiori, e mantienila lì per tutta la durata dell'esercizio.
Espira completamente dalla bocca, facendo un suono "whoosh".
Inspira silenziosamente dal naso per 4 secondi.
Trattieni il respiro per 7 secondi.
Espira completamente dalla bocca, facendo nuovamente il suono "whoosh", per 8 secondi.
Ripeti questo ciclo per almeno tre o quattro respiri.
Perché funziona: Il rapporto tra inspirazione, trattenimento ed espirazione rallenta drasticamente il battito cardiaco e attiva il sistema nervoso parasimpatico, quello del "riposa e digerisci", contrastando la risposta di "lotta o fuga" legata alla rabbia. Ti forza a concentrarti sul respiro, distogliendoti dai pensieri che alimentano la rabbia.
3. La Regola 3-3-3 per Ancorarti
Questa è una strategia per la "messa a terra" che ti aiuta a distogliere l'attenzione dai pensieri che ti fanno arrabbiare e a concentrarti sul presente.
Come si fa:
Nomina 3 cose che vedi: Guarda intorno a te e nomina ad alta voce (o anche solo mentalmente) tre oggetti che vedi.
Ad esempio: "Vedo un libro, vedo una tazza, vedo il computer."
Nomina 3 suoni che senti: Ascolta attentamente e nomina tre suoni.
Ad esempio: "Sento il traffico, sento il rumore del condizionatore, sento il mio respiro."
Muovi 3 parti del corpo: Muovi tre parti del tuo corpo.
Ad esempio: "Muoio le dita dei piedi, muovo il collo, muovo le spalle."
Perché funziona: Costringe la tua mente a concentrarsi sull'ambiente circostante e sul tuo corpo, interrompendo il ciclo di pensieri negativi o rabbiosi. Ti riporta rapidamente alla realtà e al momento presente. Non sei nel passato, non sei nel futuro. Sei qui. Adesso.
4. L'Intervallo dei 10 Secondi (o 60 Secondi)
Quando senti che stai per esplodere, la prima reazione è spesso quella di rispondere immediatamente. Questa strategia ti invita a fare una pausa consapevole.
Come si fa: Invece di reagire d'impulso, conta mentalmente fino a 10 (o, se la rabbia è molto intensa, fino a 60). Durante questo tempo, non dire o fare nulla. Concentrati solo sul conteggio e, se vuoi, su un paio di respiri profondi.
Perché funziona: Questo breve lasso di tempo è spesso sufficiente per far sì che la parte più razionale del tuo cervello riprenda il controllo da quella più emotiva. Ti dà la possibilità di scegliere una risposta piuttosto che reagire istintivamente.
5. Il Diario della Rabbia (o Diario Emozionale) (cfr. il diario del giorno)
Non è una lettera da non spedire, ma un modo continuativo per tracciare e comprendere la tua rabbia.
Come si fa: Ogni volta che provi rabbia, annota:
Cosa è successo: La situazione o l'evento scatenante.
Come ti sei sentito: Le emozioni specifiche (oltre alla rabbia, magari frustrazione, delusione, paura). Usa la ruota delle emozioni.
I tuoi pensieri: Cosa stavi pensando in quel momento.
Come hai reagito: Cosa hai detto o fatto.
Come avresti voluto reagire: Cosa avresti fatto se avessi avuto il controllo completo.
Perché funziona: Ti aiuta a identificare schemi, trigger (eventi scatenanti) ricorrenti e le tue tipiche reazioni. Ti dà una visione a lungo termine e ti permette di sviluppare strategie preventive e risposte più efficaci nel tempo. È uno strumento di auto-consapevolezza profonda.
6. La Tecnica del "Controllore di Volo" (Etichettare e Distaccarsi)
Questa tecnica ti aiuta a riconoscere la rabbia e i pensieri ad essa collegati, ma senza farti travolgere.
Come si fa: Immagina di essere un controllore di volo nella tua mente. Quando un pensiero arrabbiato o una sensazione di rabbia "atterra" nella tua consapevolezza, semplicemente "etichettalo" mentalmente, senza giudicarlo. Puoi dire a te stesso: "Ah, questo è un pensiero di rabbia," oppure "Sento la rabbia salire." Non analizzarlo, non seguirlo, non identificarti con esso. Osservalo come se fosse una nuvola che passa nel cielo.
Perché funziona: Ti permette di creare una piccola distanza tra te e l'emozione. Non sei la rabbia, la stai solo provando. Questo distacco ti impedisce di farti trascinare nel turbine dell'emozione e ti dà un momento per scegliere come rispondere invece di reagire d'impulso.
7. Il "Cambio di Scenario" (Fisico o Mentale)
A volte, la rabbia è alimentata dall'ambiente o dalla persistenza su un singolo pensiero.
Come si fa:
Cambio Fisico: Se puoi, alzati e vai in un'altra stanza, fai una passeggiata veloce, bevi un bicchiere d'acqua. Qualsiasi cambiamento nel tuo ambiente fisico può interrompere il ciclo della rabbia.
Cambio Mentale: Se non puoi muoverti, sposta la tua attenzione su qualcosa di completamente diverso per un minuto o due. Ad esempio, pensa a cosa mangerai a cena, a un progetto futuro che ti entusiasma, o semplicemente descrivi mentalmente ciò che vedi nella stanza, concentrandoti sui dettagli.
Perché funziona: Rompe il pattern di pensiero e la ruminazione che spesso accompagnano la rabbia. Un cambiamento di focus, anche breve, può rimettere in moto il cervello in una direzione più costruttiva e darti il tempo di calmarti.
8. La "Panchina della Rabbia" (Tecnica di Accettazione Radicale)
Questa è una strategia ispirata alla mindfulness che riconosce la rabbia come un'emozione transitoria.
Come si fa: Immagina di avere una panchina nel tuo spazio mentale. Quando la rabbia arriva, anziché combatterla o sopprimerla, la "fai sedere" su quella panchina. Osservala. Riconosci che è lì, ma non devi interagire con essa, non devi darle corda. Sai che, come tutte le emozioni, alla fine si alzerà e se ne andrà.
Perché funziona: Ti aiuta ad accettare la presenza della rabbia senza permetterle di controllare le tue azioni. Rimuove la pressione di "doverla fare sparire subito" e ti permette di osservarla, sapendo che passerà. Questo riduce la sua intensità e il suo potere su di te.
9. Il "Punto di Pressione della Rabbia" (Tecnica Fisica Rapida)
Anche se non è una soluzione a lungo termine, può essere un modo per ottenere un rapido sollievo fisico.
Come si fa: Stringi un pugno con l'altra mano, o stringi fortemente qualcosa (come una palla antistress) per 5-10 secondi, rilascia lentamente e ripeti più volte. Puoi anche provare a spingere con forza le mani una contro l'altra, o contro una parete, e poi rilasciare la tensione.
Perché funziona: La tensione e il rilascio muscolare consapevole possono aiutare a scaricare l'energia fisica accumulata dalla rabbia e a distogliere la mente dall'emozione stessa, concentrandosi sulla sensazione fisica.
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